martedì 2 ottobre 2012

Maternità: cosa ho usato e cosa non userei più!


Premetto che questo post nasce solo ed esclusivamente dalla mia esperienza personale di consumatrice e che non vuole avere alcun fine pubblicitario né tantomeno ricevo alcun tipo di “pagamento”.
Quando ero incinta della Vi ed è arrivato il momento di scegliere quanto sarebbe stato necessario, indispensabile ed utile per la nostra sopravvivenza, ho iniziato la mia ricerca on-line tra un mondo di marche e modelli a me totalmente sconosciuti. Ho scelto l’Inglesina per quasi tutto, insomma un made in Italy che pensavo fosse sinonimo di qualità principalmente. Mi sono dovuta totalmente ricredere e purtroppo su tutto quanto io abbia comprato!
 
Abbiamo iniziato ovviamente dal trio, fondamentale per andare in giro. A parte il fatto che non avevo idea che ci fosse tutta questa scelta, non avendo ricevuto alcun tipo di consiglio (non avevo amici/che con prole) ho deciso seguendo 2 criteri a mio avviso totalmente da escludere quando si deve acquistare un trio: l’estetica e il consiglio della commessa. Non ho pensato invece a quanto è senza dubbio utile da utilizzare come discriminante nella scelta finale ovvero la comodità, la praticità e soprattutto la leggerezza e/o maneggevolezza.
Ahimè non potevo decidere prodotto peggiore.
Dal punto di vista estetico per carità mi era piaciuto molto ed anche oggi a distanza di 4 anni non mi dispiace ma dal punto di vista dell’utilizzo fine a se stesso il passeggino dell’Inglesina Otutto non lo consiglieri a nessuno. Innanzitutto si poteva avere solo con il “maniglione” unico che sembra essere comodo quando si ha a disposizione un’unica mano nelle manovre ma quando sei in giro e devi portare qualche sacchetto in più e sotto nel vano apposito non c’entra più nulla sei costretto a caricarti sacchetti come un mulo. L’altra cosa scomodissima è il fatto che è davvero molto pesante. L’esperienza con la Vi è stata disastrosa, non avevamo l’ascensore a casa (che poi bisogna sempre anche valutare le dimensioni perché l’Otutto è davvero molto largo e in alcuni ascensori comunque non riesce a passare…vedi allo studio della mia pediatra) e questo ha implicato che io lo alzassi di peso ogni volta per uscire ed entrare da casa o ovunque andassi  e vi assicuro che è faticosissimo soprattutto se fatto sulle rampe delle scale. Se a questo si aggiungono notti in bianco, mastiti ed ingorghi che mi sono venuti innumerevoli volte durante l’allattamento vi lascio immaginare il dolore alle braccia, alla schiena e al seno.
Certo magari il fatto che il passeggino sia posizionabile sia fronte strada che fronte mamma ha il suo pregio ma vi assicuro alla fine ho dovuto cedere per un modello più leggero che mi consentisse di vivere in maniera normale le mie passeggiate con la bimba e di andare in giro anche in automobile tranquillamente (perché chiuderlo ed infilarlo nel bagagliaio per chi ha un auto piccola come la mia è un’impresa da laurea in ingegneria).
Secondo prodotto fallimentare per me sempre a causa del pessimo modello scelto è stata la sdraietta. Tutti quelli che conosco ora con figli (accidenti li avessi conosciuti prima!!) hanno avuto delle vere e proprie esperienze d’amore con le sdraiette dei figli sulle quali mangiavano, dormivano e ci passavano delle ore.
Io no.

Anche qui mi sono lasciata affascinare dall’estetica del modello Loft sempre Inglesina. Bellissima ma la Vi ci sarà stata su 2 volte, forse 3 la Bee neanche si è lasciata mettere le cinturine per non cadere. Nulla non c’è stato verso e sinceramente le capisco anche. Magari un neonato di qualche settimana riesce anche a starci qualche mezz’ora ma un bimbo di qualche mese si sente completamente bloccato e a parte farci qualche pisolino non potrebbe farci altro. Ho provato anche a regalarla ad una cugina che ha partorito qualche mese fa ma mi ha fatto il gesto dell’ombrello…così ingombrante e con un’utilità pari a zero potevo solo che tenermela sul groppone!
Ultimo acquisto da dimenticare è stato il seggiolone. Anche quello Inglesina ed anche quello mi piaceva esteticamente quando l’ho scelto. Ero indecisa con quello della Stokke ma poi mi sono fatta abbindolare e bidonare conseguentemente. Di per sé il seggiolone è normale, la seduta è comoda, i bimbi ci stanno bene, si pulisce abbastanza semplicemente ma e c’è il ma dei ma devi avere una cucina che è una piazza d’armi per posizionarlo. Nonostante la nostra cucina sia abitabilissima se il seggiolone è aperto non sappiamo come rigirarci nella stanza. Le gambe sono lunghissime e ovunque tu vada continui ad urtarlo. Chiuderlo ogni volta è uno sbattimento immondo perché anche questo è davvero pesante, ti passa la voglia e le gambe si piegano e si agganciano con una fettuccia con un automatico che non regge più e quindi molte volte lo chiudo senza agganciarlo con il pericolo “ghigliottina” sempre in agguato e vi assicuro che se vi cade una gamba del seggiolone sul piede il trauma è assicurato (provato per voi!). Alla fine sabato una mia amica mi ha prestato il suo seggiolone e con enorme gioia ho riposto i 190 euro in cantina.
Per fortuna erano tutte cose che avevo comprato per la Vi e ho cercato di ammortizzare la spesa (esclusa la sdraietta mai usata da nessuno) ma tornassi indietro col cavolo che mi lascerei convincere dal made in italy sinonimo di qualità.
La qualità non l’ho vista neanche lontanamente e la praticità non esiste neanche a cercarla col lanternino.  Questi prodotti essenziali per il bebè dovrebbero essere studiati per e dalle mamme perché vi assicuro che la comodità e la praticità non hanno prezzo quando non hai tempo e sei stanco!
Per fortuna l’esperienza insegna qualcosa nella vita e quando è stato il momento di comprare altre cose importanti mi sono documentata meglio prima e ho cercato di fare un acquisto razionale.
Il passeggino comprato per sostituire l’Otutto si è rivelato essere il mio principale alleato. Ho scelto il Quest della MacLaren, lo adoro, che ve lo dico a fa! Lo ha usato fino all’inverosimile la Vi e la Bee ce l’ho messa addirittura a 5 mesi. In spiaggia l’ho alzato, trascinato, sollevato e nulla perfetto come prima ed io nonostante ci mettessi dentro mille cose sono sopravvissuta serenamente senza alcuno sforzo fisico. Ha superato inverni con la neve, col ghiaccio ed estati roventi ma è sempre lì pronto a fare il suo lavoro.
 
 
Stessa cosa per il seggiolino auto. Ho scelto il Toby della MaxiCosi, perfetto la Vi ha mangiato, bivaccato e dormito sul quel seggiolino ed è ancora lì pronto per trasportare la Bee considerando che a brevissimo dobbiamo combiare il seggiolino per la grande.
Mi sono dilungata un po’ perché penso sia fondamentale avere dei consigli da mamme che sanno cosa vuol dire andare in giro da sole ed avere bisogno di potersi muovere in libertà. Odio buttare i soldi ed io con seggiolone, sdraietta e trio o gettato dalla finestra più di 1000 euro e mi sono incavolata non poco nella mia quotidianità. Se avessi avuto il giusto supporto prima dell’acquisto avrei comprato ciò che mi serviva e speso bene i miei soldi. Posso solo dire che se avessi avuto solo l’Otutto quest’estate e non la fortuna di avere un passeggino più leggero ogni volta che ho preso l’aereo da sola con le 2 bambine (di cui una piccola davvero) avrei potuto benissimo suicidarmi perché chiudere quel passeggino pesante con una bimba in braccio ed un’altra da controllare è praticamente impossibile ed invece col MacLaren sono riuscita a fare tutto da sola, chiudere, aprire, tirare su, abbassarmi, alzarmi insomma sono riuscita ad essere indipendente ed al giorno d’oggi è indispensabile considerando che la gente è poco solerte all’aiuto.
E voi nei vostri acquisti come vi siete comportate? Dove e come vi siete documentate per non sbagliare?

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